La dieta si fa contenendo le quantità non la qualità

2 novembre 2013

Colva - Grano Cotto dei Morti

Mesi ideali per questo piatto: Novembre

Questo è un dolce che ha sicuramente origini antichissime. Forme simili si ritrovano in tutto il bacino del Mediterraneo, collegate o meno al Rito dei Morti o a riti di ringraziamento per il raccolto con varie simbologie dei componenti che va dalla macabra rappresentazione di cervelli attribuita ai Gherigli delle Noci alla simbologia di prolificità e moltiplicazione con significati di amore carnale della Melagrana per il colore e i numerosissimi acini.
Ed ecco che secondo alcuni è indispensabile l'Uva Nera, che per altri è una bestemmia in quanto deve assolutamente essere bianca, o il Vincotto che deve essere assolutamente di Fichi, cosa da evitare assolutamente per altri, che lo vogliono solo e soltanto di Uva. Il Cioccolato è lampante è una contaminazione accettabile, ma no! assolutamente inaccettabile! Le Mandorle, poi, devono essere finemente tagliate, non le vogliamo mettere? e gli ossi dei morti come facciamo a rappresentarli? ecc . . . ecc . . .
In tutto questo bailamme, proprio queste, le Mandorle, ce le siamo scordate! Va bbbene? che facciamo? non facciamo la Colva? ed allora giacchè ci siamo e giacché in casa ci troviamo le Albicocche secche, che in quanto ad antichità e tradizione non sono seconde a nessuno, mi direte che sono poco pugliesi? ma noi un popolo di navigatori e mercanti, ci saremmo spaventati d'andarcele a cercare?
Quest'anno niente mandorle ma Albicocche Secche, che voglio mettere proprio al centro.

 Però a ripensarci abbiamo da aggiungere ancora l'Uva, abbiamo una bella Baresana, trasparente come se fosse di vetro ed allora? due versioni: two is meglio di one, vero?
Come e cosa abbiamo messo insieme? Questo e così.

un quarto di Grano Tenero, cinque o sei cucciai di Vincotto, un quarto di stecca di Cannella, 
un bel pezzo di Cedro Candito, meno di mezz'etto di Cioccolata fondente, una decina di Noci, 
una bella Melagrana, un grappoletto d'Uva Baresana

Il grano, date precedenti esperienze di cotture complicate, abbiamo preferito tenerlo a bagno per due giorni, cambiando l'acqua due o tre volte, dopo questo tempo l'abbiamo scolato sciacquato e messo a bollire per una decina di minuti, dall'inizio dell'ebollizione, l'abbiamo scolato e rimesso a bollire in acqua calda, dall'ebollizione sono bastati una quindicina di minuti per sentirlo cotto ben al dente. Scolato e fatto raffreddare.
Nel frattempo avevamo pestato finemente al mortaio la Cannella, rotto a pezzettoni il Cioccolato, rotto le Noci frantumandone grossolanamente la metà dei gherigli, sgranato la Melagrana, tagliato delle fettine sottili di Cedro candito ed un altro pezzo fatto a pezzettini.
Innanzitutto abbiamo aggiunto il Vincotto, il nostro è d'uva, fatto da noi in casa secondo la ricetta che trovate qui, è molto denso, quasi la consistenza di un miele scaldato, ne abbiamo aggiunto quanto fosse sufficiente a bagnare ben ben il grano senza eccedere e senza trovarcelo in un bagno di Vincotto, se il vostro fosse più liquido, sarebbe bene farlo un pochino evaporare in un pentolino con un fuoco molto basso, altrimenti, limitandosi a bagnare il grano, sarebbe insufficiente. 
Son seguiti poi tutti gli altri ingredienti ad eccezione delle fettine di Cedro, gherigli sani e Melagrana. Con questi abbiamo fatto la guarnizione che si vede sulle foto. Il risultato è stato buono e soddisfacente, il dolce non stucchevole ed il grano piacevole da masticare così da dare il tempo al resto di essere assaporato restando in bocca.


Giornalmente pubblichiamo ricette ed altro, che deriva da questo blog nella nostra pagina Facebook omonima, dateci il vostro "Mi Piace" e seguiteci cliccando qui

2 commenti:

  1. colva è il nome di questa preparazione???
    pensa, in grecia abbiamo i kollyva, grano cotto con noci, mandorle, zucchero, chicchi di melagrana e tanto altro.
    dai un occhio qui se ti va.

    http://mangiaregreco.blogspot.it/2012/10/kolllyva.html

    irene

    RispondiElimina
  2. Certo, conosco. Sappiamo quanto dobbiamo alla Grecia e gliene siamo grati, Irene
    Ciao, vengo a vedere sicuramente

    RispondiElimina

I commenti sono comunque graditi e saranno tutti pubblicati, unico limite che vogliamo porre, per questo li sottoponiamo a moderazione, è la decenza e la consueta educazione

Questo blog non rappresenta ad alcun titolo una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.Il blog declina ogni resposabilità nel caso in cui la gratuità dei siti consigliati venisse meno.Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 07 marzo 2001.Alcune immagini e articoli presenti in questo blog sono state ottenute via Internet e come tali ritenute di pubblico dominio: di conseguenza, sono state usate senza nessuna intenzione di infrangere copyright.


Tutti i diritti relativi a fotografie, testi e immagini presenti su questo blog sono di nostra esclusiva proprietà, come da copyright inserito e non è autorizzato l'utilizzo di alcuna foto o testo in siti o in spazi non espressamente autorizzati da noi