Sono queste alcune delle preparazioni tipiche di Taranto, che ha dei Riti Pasquali sentitissimi, assolutamente da vedere. Iniziano dal Giovedì Santo con i Sepolcri addobbati in tutte le chiese e la visita e adorazione ad essi dei Perdoni, proseguono con la processione dell'Addolorata, che dura tutta la notte tra il Giovedì ed il Venerdì e si concludono con l'altra processione, quella dei Misteri che si svolge tra il pomeriggio del Venerdì e il mattino del Sabato. In definitiva due giorni e due notti di peregrinare di penitenti tra la città vecchia e quella nuova. Un sincero consiglio, andate a vederli.
Giovedì Santo - Perdoni di guardia al Sepolcro |
Giovedì Santo - Cambio della Guardia |
Perdoni che nazzicano |
Nazzicata |
Perdoni |
Perdoni |
Giovedì Santo - Uscita della Addolorata |
Giovedì Santo - Uscita della Addolorata |
Giovedì Santo - Uscita della Addolorata |
Addolorata |
Addolorata |
Venerdì Santo - Misteri |
Venerdì Santo - Misteri |
Alba Sabato Santo - Misteri |
Sabato Santo - Misteri |
Andiamo alle due ricette.
- 1° - Ingredienti per i Biscotti Pasquali
- Farina 00 . . . . . . . . . . . . . . . . 1 Kg
- Zucchero . . . . . . . . . . 400 + 50 gr
- Uova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 + 1
- Olio di semi di Girasole . . . 250 cc
- 2 bustine di lievito in polvere per dolci
- Scorza di una arancia e di un limone
- Latte fresco intero q.b.
- Farina 00 . . . . . . . . . . . . . . . . 1 Kg
- 2 tavolette lievito di birra
- 1 Bicchiere di Olio Extra Vergine di Oliva Terre Tarentine
- Bianco Martina q.b.
- Pepe macinato al momento q.b.
- Sale q.b.
Grattugiare la buccia dell'arancia e del limone.
Rompere le sei uova, ovviamente prima in una coppa, per evitare sorprese, e quindi versarle nella fontanella.
Impastare vigorosamente.
Incorporare dolcemente l'olio di semi e ritornare ad impastare.
Incorporare del latte in modo da ottenere una pasta morbida ma non troppo, deve essere tale da adagiarsi dolcemente nella coppa in cui viene riposta a riposare.
Formare a questo punto i biscotti, le cui forme hanno un preciso significato collegato alla Passione di Cristo. I taralli rappresentano la Corona di Spine, quelli a forma di treccina rappresentano la Frusta e quelli strani rappresentano, con un po' di fantasia, le Tenaglie.
I Simboli della Passione - La Corona di Spine |
I Simboli della Passione - Le Fruste |
I Simboli della Passione - Le Tenaglie |
I biscotti vanno spennellati di uovo sbattuto e spolverati di zucchero semolato.
Man mano che le teglie infarinate o rivestite di carta da forno sono piene si pongono al forno a 170°C
Finché non assumono una bella colorazione dorata.
Provateli inzuppati nel Primitivo dolce, ma anche secco, o perché no una Malvasia.
Ora passiamo alla seconda preparazione, la salata e piccante. Nella fontanella di farina con la sua casetta del sale (Per chi non lo sapesse, quando si fa una pasta lievitata sale e lievito non devono venire a contatto diretto per cui il sale si mette in un fossetto laterale, la casetta del sale, e viene incorporato nella farina che ha già incorporato il lievito) aggiungere il lievito, stemperato in un po' di acqua tiepida, cominciare a impastare aggiungendo tutto l'olio e quindi il vino, intiepiditi, fino ad avere una consistenza piuttosto morbida, aggiungere pepe appena macinato senza lesinare. Formate i taralli, non i tarallini.
Lasciarli crescere coperti con una tovaglia per più di tre ore, tutto dipende dalla temperatura ambiente, saranno pronti quando diventeranno belli panciuti e leggeri.
Questo è il metodo tradizionale trasmesso a Rita dalla madre Ada.
Negli ultimi anni abbiamo apportato una leggera modifica, consistita nel dimezzare la quantità di lievito ed allungando, conseguentemente e di molto il tempo di crescita, il risultato è stato anche migliore, l'abbiamo adottato e lo consigliamo.
Infornare in forno a 170°C e cuocere fino ad una belle doratura.
In vernacolo tarantino queti taralli si chiamano Gnatune cu pepe.
Carmela (nic-name Jatta Acrest) su www.tarantonostra.com ci dice, a proposito dell'etimologia di questo nome:
"Gnatune" , credo possa derivare dal greco γνάθος = gnàthos = mandibola, mascella e per estensione guancia, bocca…. quindi … le gnatune hanno forma di tarallo simile ad una bocca......essendo soffici danno l'idea del "paffuto" … come guance morbide e "tirabaci".
Provateli con uova sode e Capocollo di Martina Franca. Vi verrà sete, spegnetela con un Primitivo o un Negramaro, ma anche un Aglianico o un Cacce e Mitte, basta che sia dei nostri!
Questi taralli devono essere pronti per la sera del Giovedì Santo, sono infatti ciò che i Perdoni sgranocchiano insieme a qualche bicchiere di buon vino. Per chi non lo sapesse i Perdoni girano scalzi per ore ed ore. Spesso la Settimana Santa, specie il Giovedì e il Venerdì il tempo è brutto, di solito piove.
Questa ricetta è entrata a far parte dell'Abecedario Culinario d'Italia una selezione di ricette regionali dove la chiave d'accesso è una delle lettere dell'alfabeto, per le Puglie la chiave è la O di Otranto ed è ospitata dal blog di Patrizia La Melagranata
A me piacciono da morire i taralli
RispondiEliminaChe bella ricetta e devo dire che sono stata rimasta anche affascinata dalle foto, adoro tutte le feste popolari!! La tua regione è proprio ricca di cultura!!
RispondiEliminaGrazie anche per questa ricetta!
Fantastico post, ricco di foto e di informazioni! Il procedimento per la formazione dei taralli, poi, è epico!
RispondiEliminaGrazie di esserti unito all'Abbecedario Culinario (ricorda di mettere i link e il banner, grazie!!)
Patrizia, dovere e piacere
RispondiEliminaMimmo, sono rimasta incantata e morta di...fame!!!
RispondiEliminaIo sono Tarantina sono rimasta contenta di vedere questo sito, sono ritornata nel passato. Ora vivo a Vicenza però le mie tradizioni sono sempre tarantine. I biscotti sono uguale a quelli che faccio io . Ciao
RispondiEliminaCiao Mimmo, ho scoperto con piacere questo bellissimo blog. Sono della tua terra, precisamente di Bari. Vorrei sapere perchè sia l'olio che il latte vanno aggiunti dopo il primo impasto e non contemporaneamente agli altri ingredienti, per questi taralli pasquali. Grazie Rosa
RispondiElimina@ Mimma, ti ringrazio per la conferma di tarentinità
RispondiElimina@ Anonimo, perché? alchimia! prova a fare diversamente e fammi sapere se il risultato è lo stesso. A noi, anche quest'anno son venuti meravigliosi, se avessimo fatto diversamente non so. Facci sapere come è andata.