La dieta si fa contenendo le quantità non la qualità

20 novembre 2009

Fiche Cucchiate - Fichi Secchi Imbottiti

Ad avercene e di quelli di una volta, altro che "matrimoni con i Fichi Secchi".
Chiacune per il barese, Fich Secch con le tante inflessioni diverse per quasi tutto il resto della Puglia, diventando spesso femminile ed allora Fiche Cucchiate, Fichi Accoppiati, secondo la regola dell'albero maschio ed il frutto femmina: melo, mele o arancio, arancia e quindi fico, fica.
Nel Salento tarantino c'era una fiorentissima produzione di questa squisitezza, che raggiungeva tutte le parti del mondo. Lo so benissimo e per certissimo perché uno zio di mia moglie si occupava del loro trasporto. Autotreni ed autotreni pieni, provenienti da tantissimi laboratori artigianali, sparsi per tutti i paesi come Sava, Fragagnano, Manduria, ecc . .  venivano trasbordati su vagoni ferroviari a Taranto e raggiungevano tutte le parti del mondo. Oggi i fichi da quelle parti sono stati quasi tutti spiantati, se ne fa una piccola produzione d'eccellenza o dedicata ad un uso strettamente familiare e i fichi secchi arrivano dal medio oriente.


Ingredienti:
Fichi Secchi grandi - Mandorle sgusciate - Noci sgusciate
Semi di Finocchio selvatico - Foglie di Alloro
Bucce di Arancia - Bucce di Mandarino - Bucce di Limone


Tagliare quattro Fichi secchi, iniziando dal fondo e lasciando sano il peduncolo (vedi foto), disporli ben piatti come in foto, mettere in due di essi le due mandorle o i due gherigli di noce, incrociarli e chiudere con gli altri due.



Disporre queste croci o, meglio, quadrifogli in una teglia e metterli in forno caldo a 180° C, lasciarveli finché non li vedrete scurirsi, trasudando lo zucchero che contengono, ancora caldi riporli a strati in grossi barattoli, cospargendoli di Semi di Finocchio Selvatico, foglie di Alloro e Bucce di Agrumi tagliate fine fine, lasciandoveli raffreddare del tutto scoperti. 


Così preparati si potrebbero conservare per molto tempo, ma non credo che riuscirete mai a vedere per quanto, finiranno sempre prima per quanti ne prepariate. Cominciare a consumarli dopo una quindicina di giorni. Fateli per tempo se li volete mettere a tavola per Natale, com'è tradizione. 
Questo era uno dei regali più ambiti da trovare nella calza della Befana, insieme a noci, mandorle e, se proprio la famiglia era benestante, addirittura, qualche Mandarino. Per quanto in effetti questi sono ritornati ad essere preziosi, ormai ai mercati non se ne trovano più, soppiantati da sua maestà la Clementina, ottimo frutto, con meriti dovuti più all'assenza di semi che ad una eccellenza che non riesco a trovargli a confronto dei Mandarini profumatissimi, gustosissimi ma, purtroppo, delicatissimi, che ne fa una frutta non adatta alle lavorazioni meccanizzate ed ai lunghissimi trasporti internazionali ed allora . . . la globalizzazione e non il mercato l'ha condannato all'oblio, come, questi inspiegabilmente, i fichi secchi.

4 commenti:

  1. grazie mille, questi fichi sono stupendi!
    Sul versante salato, mai provato a imbottirli con formaggio (robiolina fresca, taleggio, reblochon e simili) e noci?
    o ad avvolgerli in una fettina di pancetta e passarli sotto il grill? eccezionali con l'aperitivo

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  2. Quando si dice che un ripasso è utile, spesso indispensabile....dopo 2 anni ed ancora fanno gola!!!!

    Un saluto,

    Fabi

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  3. grazie per la ricetta, mi vien nostalgia di non aver conosciuto quei tempi migliori di oggi. sappiamo poco e niente, e quando si leggono queste ricette, si capisce quanto noi abbiamo troppo e non apprezziamo mai abbastanza. complimenti e ancora grazie

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