Oltre ad una buona oretta, se il brodo lo si ha pronto, occorrono per 4 persone:
mezzo chilo di Cicorielle selvatiche, cinque o sei pomodorini Regina appesi,
uno o due Spicchi d'Aglio, una decina di cucchiai Olio EVO, un Peperoncino,
mezzo litro di Brodo di Carne, due manciate di Polpettine di carne mista,
cinque o sei Uova, due etti di Caciocavallo Giovane, un etto di Pecorino Canestrato Pugliese
Intanto si sarà preparato un Brodo di Carne; nella tradizione la carne era di Pecora o di Maiale, oggi va bene anche un brodo di Manzo o anche di Gallina vecchia. Spesso questo piatto si faceva con il brodo avanzato dal sabato. Oltre al Brodo si saranno preparate le Polpettine piccole, piccole e di pane raffermo più che di carne, se servisse la ricetta la trovate inserita qui. Le polpette vanno fritte in Olio di EVO.
Le Cicorielle sbollentate vanno ripassate in un soffritto di Olio EVO, Aglio e Peperoncino, e questa è la seconda ricetta, Cicorielle Soffritte; aggiungendo al soffritto qualche Pomodorino Regina Appeso si ottiene la terza ricetta, Cicorielle al Pomodoro, bagnate con qualche mestolo di Brodo (quarta ricetta, cospargendo di abbondante Canestrato Pecorino Pugliese) e quando saranno quasi cotte se ne adagia un terzo in una teglia da forno, si copre con fette di Caciocavallo e si sparge di Polpettine, quindi un secondo strato con stesso trattamento, quindi l'ultimo su cui si verserà il restante brodo e le uova battute con Canestrato grattugiato e una spolverata di Pepe nero appena macinato. Porre in forno caldo a 200°C, finché non si sarà formata la crosticina.
mi piace perchè è un piatto che si può prepare in varie fasi e assemblare poi all'ultimo. basta solo ottimizzare i tempi e può diventare un asso nella manica per una cena importante
RispondiElimina...fantascica ricetta.
RispondiEliminax Dede - E' vero non ci avevo pensato.
RispondiEliminaOcchio agli ingredienti!
Se sono quelli giusti, mangiando, ti sembrerà di vedere i trulli.
x Isidoro - Mi farebbe piacere sapere che l'hai realizzata e l'hai inserita in un tuo menù.
semplicemente uno sballo!
RispondiEliminaio sono per cose così, della cucina molecolare non m'importa un fico secco anzi mi correggo il fico secco è una delizia..voglio dire che tra adrià e la vostra ricetta io non ho dubbi!
un gentile saluto!
x papavero - Seguici e presto te ne faremo vedere delle belle anche con i Fichi Secchi altro che fichi secchi.
RispondiEliminaAd avercene di quelli di una volta che tiravano fuori lo zucchero e diventavano bianchi, binachi. Li conosci?
ma quante belle ricette! è sempre un piacere passare a trovarvi! ciaoo
RispondiEliminapenso a quei fichi secchi bianchi piccoli zuccherini,
RispondiEliminada queste parti, beh non proprio a firenze ma a carmignano vicino prato usa una selezione di fichi locali che vengono spolverati nell'interno coi semi di anice, molto buoni! oltre alla classica noce da infilarci, che chiamano piccia, che quella si usa dappertutto anche dalle mie vere parti..affiora il ricordo dei fichi conservati per l'inverno dentro basse e larghe ceste di vimini e dell'usanza, che mi viene raccontata, di serbarli sotto il letto -quei letti a gambe di giraffa! e mica solo i fichi, le noci e le mele, profumatissime mele d'inverno chiamate mele gelate tipo le golden o le limoncelle, ma succosissime dalla polpa vetrificata!
il sud italia è anche in abruzzo!
Queste sono le ricette che mi piacciono, perché sanno di buono, di casa, di tradizione e ti trasportano magicamente in luighi e tempi lontani... :-)))
RispondiEliminaQueste sono le ricette che mi piacciono, perché sanno di buono, di casa, di tradizione e ti trasportano magicamente in luighi e tempi lontani... :-)))
RispondiEliminaLa versione con il caciocavallo e uova battute mi mancava, cremosissime! Non sapevo che si trovassero ancora le cicorielle selvatiche, pensavo fossero caratteristiche del periodo tardo primaverile, devo cercare le se le trovo, le adoro!! Grazie per aver condiviso tutte queste belle ricette e buon inizio di settimana!
RispondiEliminaFortunatamente le Cicorielle e la Mescculanza ci accompagnano per tutto l'inverno. Le nostre calde giornate invernali permettono alle pietraie di mantenere il calore necessario, altrimenti come faremmo con le nostre Fave e Cicorie la grande 'Ncapriata?
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