Dobbiamo dire che la Pizza Fritta, proprio questa fatta in questa maniera è nata nell'immediato dopoguerra, è frutto della ritrovata povertà a cui la guerra ci aveva ricondotti ma vanta nobili predecessori, di pasta fritta erano già ghiotti addirittura gli antichi romani e predecessori, oltre a farne fagottini ripieni, la tagliavano a Lagane e condivano con verdure e/o legumi, formaggi e/o ricotta, miele e/o vincotti, piatti sopravvissuti ai secoli e annidatisi in terre isolate come il Salento, presto sarà San Giuseppe e a Lecce non potrà mancare Ciceri e Tria, ma anche le non isolate vantano Gnocco fritto, Panzerotti, Calzoni, ecc . . .
Essendo un impasto che deve crescere richiederà un certo tempo ed impegno con lunghi intervalli. Lavoro vero e proprio una oretta circa volendone preparare quattro, per i quali l'occorrente sarà:
- mezzo chilo di Semola Rimacinata di Grano Duro
- trecento grammi di acqua circa
- un quarto di tavoletta di Lievito di Birra
- un pizzico di Sale fino
- mezza bottiglia di Salsa di Pomodoro
- un cucchiaio di Concentrato di Pomodoro
- due spicchi di Aglio
- qualche ciuffo di Basilico
- quanto basta di Sale grosso e fino
- un Peperoncino
- tre etti di Ricotta Vaccina o Ovina
- quattro manciate di Ciccioli
- due etti di Provola o Scamorza fresca
- quattro pizziconi di Pecorino Canestrato
- quanto basta di Pepe nero
- un chilogrammo di Strutto per friggere
Sinteticamente i passaggi della preparazione:
- Preparare l'impasto e metterlo a crescere
- Scolare la Ricotta
- Preparare la Salsa di Pomodoro
- Dadolare la Scamorza
- Dividere l'impasto cresciuto per quattro e ognuno per due leggermente diversi
- Stendere a mano il disco più grande
- Stendervi la Ricotta e sopra strati di Ciccioli, Salsa di Pomodoro, Basilico e Provola
- Condire con un generoso pizzico di Pecorino e Pepe Nero
- Ricoprire con il secondo disco, steso al massimo
- Schiacciare vigorosamente tutto il bordo intorno
- Friggere lappando in Strutto ben caldo e profondo
- Servire caldissimi assolutamente senza posate, dopo aver scolato
Approfondiamo la preparazione, entriamo nei particolari
Quando mancherà un quarto d'ora a mettersi a tavola, preparare la prima Pizza Napoletana ripiena e fritta. Vanno fatte una alla volta e messe a friggere immediatamente; l'ideale sarebbe avere due padelle profonde per la frittura e un aiutante a farlo. Si procede stendendo al massimo il panetto più grande con meno farina spolverata possibile per non sporcare l'olio e distribuendo generosamente gli strati di ripieno nell'ordine: Ricotta, Ciccioli, Salsa, Basilico, Provola, Pecorino, Pepe. Subito ricoprire con il secondo disco, tirato più sottile e battere vigorosamente tutt'intorno il bordo per assicurarsi una chiusura ermetica. Friggere a temperatura alta, deve fondersi il formaggio ed anche lo strutto dei ciccioli, amalgamandosi il tutto. Friggere prima da un lato, si gonfierà e comincerà a galleggiare, va spinta al fondo dell'abbondante strutto nella padella molto capiente, prendendo cucchiaiate ed irrorando, lappando insomma, quando sarà colorita abbastanza rigirarla, continuando ad assisterla alla stessa maniera.
Quando sarà bella dorata, anche qualcosa di più, prelevarla e metterla sgrondare l'olio in eccesso. Servire rovente e senza posate, vanno usate le mani ed i pezzetti di cupola per prendere il ripieno, alla maniera araba, li avrete visti tante volte farlo, imitateli e gustatevi la Pizza Napoletana ripiena e fritta come fareste appoggiandovi da qualche parte tra i vicoli di Napoli, vi sentirete lì, in una delle città più belle del mondo.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono comunque graditi e saranno tutti pubblicati, unico limite che vogliamo porre, per questo li sottoponiamo a moderazione, è la decenza e la consueta educazione