10 giugno 2013

Capperi Sottosale

Mesi ideali per questo piatto: Maggio - Giugno

Niente di più semplice e questo bocciolo, colto prima che si trasformi in un fiore bellissimo, per poi darci un frutto buono ma non come il bocciolo, si trasforma in un condimento essenziale per tanti, tantissimi piatti mediterranei.
La prima operazione da compiere, se sono acquistati, è una bella cernita per eliminare quelli ormai fiore, quelli schiacciati, ecc . . . con l'occasione, dato che ci devono passare uno per uno dalle mani, scegliamoli in base alle dimensioni, due gruppi possono essere sufficienti. I più piccoli, più profumati e delicati si destinano ad un consumo crudo, quando li raccogliamo direttamente, questi li prendiamo anche a grappoletti, le cimette di foglioline sono deliziose nelle insalate, questo però lo si può fare o a fine stagione o se se ne hanno a disposizione veramente tantissime piante, togliendo le cime, quel ramo non darà più frutto. I più grandi, dal sapore più marcato e prorompente, sono destinati alla cottura dove, spesso, vengono tritati.
Scegliendoli, si accorcia il peduncolo, riducendolo a pochi millimetri o niente quasi.
Si passa quindi al lavaggio accurato ma rapido, inutile aggiungere acqua a qualcosa che dobbiamo sostanzialmente essiccare, vi pare?
Segue una asciugatura all'ombra in un posto ventilato, due orette dovrebbero essere sufficienti.


Dopo l'asciugatura, la pesatura. Si pesa altrettanto di sale e si procede alla salagione in barattoli.
Oggi si usano i soliti barattoli di vetro un tempo si usavano recipienti di terracotta, le Capaselle.
Il recipiente va lasciato scoperto, favorendo con la ventilazione, l'evaporazione dell'acqua, al limite si coprono con un tulle o una garza, meglio se di Juta, anche l'occhio vuole la sua parte.


Più semplice di così?

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono comunque graditi e saranno tutti pubblicati, unico limite che vogliamo porre, per questo li sottoponiamo a moderazione, è la decenza e la consueta educazione