Come ci commuovevamo quando studiando "La Spigolatrice di Sapri" apprendevamo che ci stava gente che per mangiare doveva andare a recuperare le spighe che i mietitori facevano cadere. Ebbene la spigolare non era l'operazione più infima per poter mangiare, cerano ancora i raccoglitori di Grano Arso. Dopo la mietitura si usava, per far pulizia totale di parassiti, erbe infestanti e concimare, incendiare le ristoppie, pertanto quel grano che dopo la mititura e la spiglatura ancora restava, veniva bruciato e c'era chi comunque lo raccoglieva, sceglieva il non carbonizzato, lo macinava e ne faceva orecchiette, maccheroni, strascinati, ecc... ecc... Ora anche questo è diventato una leccornia: la Farina di Grano Arso e vi suggeriamo anche come farla in casa in questo articolo Surrogato del Grano Arso.
Ovviamente le Orecchiette si preparano secondo la ricetta e il video, che otterrete cliccando, la Farina di Grano Arso va aggiunta alla Semola in proporzione di 1 a 2 o 1 a 3.
In questo caso sono state condite con Ragou di Cavallo, che si prepara secondo la ricetta che otterrete sempre cliccando, e Canestrato Pecorino Pugliese; questa volta non si sono fatti gli involtini (brasciole in pugliese) ma si è usata la carne a pezzi ed in particolare la Catena, spero che si chiami così anche altrove perché meglio non la saprei spiegare.
ho soltanto sentito parlare del grano arso e ne sono ovviamente curiosissima, si troverà in commercio dalle mie parti?
RispondiEliminaCome posso saperlo. Tieni presente che anche da noi è difficile trovarlo. Noi lo troviamo a Canosa di Puglia, non ti resta che venire a farti un viaggio, poi le orecchiette le sai fare? Qui a Canosa, nella più antica basilica paleocristiana della storia, che stanno scavando in questo periodo, hanno trovato un mosaico pavimentale da cui si aspettano molto, non essendo ancora arrivati nella zona dell'altare. Anche per questo ne varrebbe la pena.
RispondiElimina